Oggi il video è uno dei più potenti e performanti strumenti di comunicazione moderna.
Le aziende cercano testimonial, influencer e idee per supportare le loro campagne di advertising e per fare branding.
I piani editoriali sono basati sulla creazione e condivisione di contenuti video e i videomaker capaci, con idee ed esperti di social media saranno uno dei mestieri più in voga del futuro.
Ma come si diventa dei professionisti del video e come si può creare engagement sul proprio profilo, pagina o canale o su quello della azienda che ci commissiona il lavoro?
Lo abbiamo chiesto a due famosi youtuber che, in pochi anni, hanno raggiunto numeri elevati su ogni loro social utilizzato.
Abbiamo incontrato IPantellas.
Guarda il video saluto de IPantellas a Videomakeroftheyear
Ciao ragazzi, ci raccontate i vostri inizi e come è nata l’idea di realizzare video su Youtube e i modelli che vi hanno ispirato?
Ci siamo conosciuti nel 2009 durante una stagione di animazione in piscina, a Varese. Ci siamo trovati per caso a fare piccoli sketch improvvisati e abbiamo visto che alla gente piacevano, così a fine stagione, abbiamo deciso di aprire un canale su YouTube. La verità è che volevamo riconquistare due ragazze di cui eravamo follemente innamorati, ma abbiamo miseramente fallito (ridono). Quindi ci siamo buttati a capofitto nella realizzazione di video che ironizzano su noi stessi e sulla realtà che ci circonda. Avevamo voglia di raccontare le nostre storie, le nostre disavventure e la nostra quotidianità ad altre persone, perché YouTube è sempre stato, prima di tutto, una community, una grande famiglia, dove persone diverse, con interessi anche diversi, si scambiano idee, informazioni, si raccontano storie. Un mondo meraviglioso. A livello comico ammiriamo Jim Carrey, Aldo, Giovanni e Giacomo, Roberto Benigni, Eddie Murphy, Fabio de Luigi, Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Paolo Villaggio, Luca e Paolo, Maurizio Crozza.
All’inizio della vostra carriera, sicuramente eravate voi a girare i vostri video e a montarli, dunque possiamo definirvi dei videomaker. Oggi come sono cambiate le cose? Avete una troupe o dei videomaker freelance o una casa di produzione che vi segue oppure scrivete i vostri testi e continuate a girare e montare voi i vostri video?
Inizialmente giravamo e montavamo i video da soli. Il primo anno abbiamo investito 200 euro per una Sony Handycam ultracompatta e per l’acquisto di alcuni costumi di scena. Fino al 2011 abbiamo continuato a girare e montare in maniera autonoma. L’anno successivo, con qualche soldo da parte, abbiamo preso un videomaker. Oggi abbiamo una squadra fissa costituita da un videomaker ( per riprese, montaggio e post produzione) e un fonico. Una troupe smart ma efficace, noi ci occupiamo della scrittura e della supervisione dei montaggi. Siamo molto presenti sulle produzioni, niente esce senza la nostra approvazione. Viviamo il nostro canale e i nostri contenuti come se fossero nostri figli.
Cosa è per voi, oggi, youtube e come è cambiato il vostro rapporto con questo strumento negli anni?
Youtube è la nostra tv, il nostro cinema. Inizialmente caricavamo un video al mese, poi il bacino di utenza è aumentato insieme alla richiesta di contenuti, per cui abbiamo iniziato a pubblicare uno o due contenuti alla settimana. Spesso ci chiedono di caricare di più, ma è difficile per i nostri tempi produttivi, perché mediamente la creazione di un video comporta uno o due giorni di ripresa, due giorni di montaggio e il quinto giorno ( tendenzialmente il venerdì) pubblichiamo. Senza contare il tempo per la scrittura e l’organizzazione del set con tutto quello che ne segue, cioè recupero costumi, props, comparse,ecc.
Cosa pensate del video come strumento di comunicazione aziendale per promuovere un brand o un prodotto?
Sempre più aziende investono sui contenuti e sui canali web per promuovere un prodotto. Per due motivi: costa meno rispetto i media tradizionali ed è più efficace. Gli utenti acquistano un prodotto più facilmente se a proporlo è uno Youtuber/influencer rispetto a personaggio televisivo, semplicemente perché il rapporto utente/webstar è più diretto e famigliare, anche grazie alla stretta interazione che il media permette.
Cosa cambierà nel mondo della tv e del web nei prossimi anni, secondo voi?
I media tradizionali e i nuovi continueranno a coesistere ed entreranno sempre più in simbiosi, scambiandosi linguaggi e formati. Netflix è la chiave di lettura di come il mondo sta evolvendo e di come la fruizione dei contenuti stia diventando sempre più smart e personalizzata.
Seguite autonomamente i vostri profili social oppure siete riusciti, cosi come altri youtube, a creare una squadra di persone vicine, una piccola redazione, che vi supporta in tutte le vostre attività?
Attualmente seguiamo tutti i nostri profili social, perché vogliamo essere sempre vicini alle persone che ci seguono e che ci hanno permesso di raggiungere questi incredibili risultati sul web.
Che consigli dareste a quei ragazzi che oggi vorrebbero iniziare a fare video come voi? Cosa serve oggi per riuscire a fare successo sul web?
Su Youtube premia la spontaneità, la costanza e la passione. Chi intraprende questa strada solo con il fine di guadagnare facilmente e in breve tempo, fa un grosso errore e tendenzialmente non riesce ad emergere. Ci vuole testa e devi essere pronto ad accettare tutto quello che gli utenti ti diranno, in bene e in male.
Speriamo di avervi al videomakeroftheyear e vi ringraziamo del tempo che ci avete dedicato.
Ciao ragazzi, grazie per l’intervista!! Un saluto pantelliano!!
Intervista a cura dell’ufficio stampa VIDEOMAKEROFTHEYEAR press@videomakeroftheyear.com
ACCREDITO ON LINE: entro il 10/03/2018
(Al festival si accede gratuitamente esclusivamente tramite accredito online.)